FRANCESCO GALANO
Percorso
Sono Francesco Galano, disegno da che ho memoria, il disegno per me è stato sempre un modo per conoscere il mondo e relazionarmi ad esso.
Questa mia attitudine mi ha portato in modo del tutto naturale a fare un percorso di studi che assecondasse la mia passione e dunque mi sono diplomato al liceo artistico Sabatini di Salerno per poi iscrivermi all'accademia di belle arti di Firenze dove ho studiato pittura dove mi sono laureato nel 2004.
Dopo la laurea ho passato un lungo periodo durato circa 10 anni nel quale ho abbandonato il disegno e la pittura, gli studi se da un lato mi avevano permesso di approfondire queste discipline al tempo stesso hanno frenato il mio naturale istinto al disegno, a questo ha contribuito anche la musica mio altro amore nato più tardi ma altrettanto forte e totalizzante.
Solo da qualche anno ho ripreso in mano la matita (o meglio dire la penna visto che è il mio mezzo espressivo principale), in modo del tutto spontaneo riscoprendo il piacere, che ormai ritenevo perduto, di disegnare con lo stesso approccio che avevo da bambino ma con il vissuto di un adulto.
I miei disegni narrano principalmente di due mondi; il primo, quello fisico, esterno, traducendo in (di)segni la mia devozione alla natura, luogo nel quale mi rifugio da sempre e poi, il secondo, il mio mondo interiore ricorrendo a metafore mediante cui cerco di narrare o meglio di sublimare o anche esorcizzare tutti quei moti dell'animo, spesso indecifrabili e mai adeguatamente esprimibili e che difficilmente riescono a trovare espressione o forma nel quotidiano.
Il soggetto di queste rappresentazione dunque è spesso me stesso, trasfigurato, sdoppiato o in lotta con l'"altro" me.
Citando Henri Michaux " facce di ossessi, talvolta di criminali, non conosciute ma neanche del tutto estranee. Volti delle personalità sacrificate, degli "io" che la vita, la volontà, l'ambizione, il gusto della rettitudine e della coerenza hanno soffocato, ucciso. Volti che continueranno a riapparire, fino alla fine".
Come hai affrontato il tema della divina commedia?
L'approccio al lavoro sulla Commedia è in un certo senso un prosieguo di questo viaggio nei meandri della mia persona, Inferno, Purgatorio e Paradiso cos'altro sono se non metafore di quei mondi nei quali il nostro io ininterrottamente viaggia, paradisi nei quali cerchiamo rifugio e consolazione e inferni dai quali tentiamo di fuggire o che spesso noi stessi ci siamo costruiti talvolta anche consapevolmente.
Credo dunque che misurarsi in una "rappresentazione" della Commedia sia un'occasione per fare ancora più luce su queste, spesso inaccessibili, "stanze" dell'Io e che le parole del sommo poeta sanno dischiudere ed illuminare.
Francesco Galano
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